Clausola Compromissoria


La clausola compromissoria

La clausola compromissoria è una clausola cui ricorre il predisponente per assicurarsi una posizione di vantaggio nei confronti dell’aderente, o per concentrare le controversie nel luogo dove ha sede l’impresa (o in altro a lui vantaggioso), risparmiando così sulle spese di giudizio, o per evitare la risoluzione in termini troppo lunghi.
Mediante la clausola compromissoria le parti demandano la decisione della lite ad un collegio arbitrale ma la legge non specifica se nella previsione normativa sia pure da ricomprendersi il così detto arbitrato irrituale.
Parte della giurisprudenza esclude la vessatorietà della clausola che prevede detto arbitrato poichè in esso l’arbitro deriva i suoi poteri dalle parti e non dalla legge e la decisione non assume pertanto, il carattere pubblicistico proprio dell’arbitrato rituale. La sua natura negoziale non importerebbe, di conseguenza, deroga alla competenza dell’autorità giudiziaria e farebbe venir meno le ragioni che stanno alla base della vessatorietà della clausola.
Altra parte della giurisprudenza propende, invece, per la vessatorietà sul presupposto che anche nell’arbitrato irrituale il giudice ordinario incontra limiti al riesame del merito della controversia con conseguente deroga all’ordinaria competenza, ma in realtà il problema, non presentando specifiche peculiarità, va inquadrato nel più ampio quadro dell’arbitrato irrituale. Non è invece vessatoria la clausola di arbitraggio poichè la valutazione dell’arbitratore, essendo impugnabile almeno per manifesta iniquità, consente al giudice ordinario un esame del merito e quindi, non ne esclude la competenza.
Escludono detta competenza le clausole che derogano alla competenza territoriale.
Deroga alla cometenza territoriale non solo la pattuazione secondo cui la controversia va rimessa al giudice di un luogo diverso da quello previsto dalla legge, ma anche quella che stabilisce un foro esclusivo, eliminando la competenza alternativa di un altro giudice.